I Maroniti e la Chiesa maronita
Fondazione e cammino storico
Mgr Mounir Khairallah, Bkerké, 22 marzo 2017
Le tre fasi della fondazione :
La prima fondazione, spirituale, risale a San Maroun (350-410), che fu eremita e prete. Si è ritirato dal mondo per vivere sulle alte montagne di Cirro (vicino ad Antiochia) la sua relazione privileggiata con Dio e la sua imitazione di Gesù Cristo secondo un modello eremitico che consiste ad accettare la vita all’aperto nella preghiera, la meditazione, il digiuno, i sacrifici e il lavoro della terra. La gente accorre a lui per chiedere le sue preghiere e i suoi consigli per ritrovare Dio nella loro vita.
Questa spiritualità eremitica si caratterizza dunque nel giungere la dimensione verticale nella relazione a Dio alla dimensione orizzontale nella relazione agli uomini e nell’apertura apostolica. E il simbolismo della Croce sulla quale Gesù Cristo è morto rilegando la terra al cielo, l’umanità a Dio.
Alla sua morte nel 410, i suoi discepoli numerosi scelgono di vivere secondo il modello eremitico. Alcuni sono rimasti nella Siria cristiana dove hanno fondato dei monasteri, il più famoso fu quello di San Marone sull’Oronte, e ebbero un ruolo importante nella difesa della dottrina cristiana insegnata nel quarto concilio ecumenico di Calcedonia 451, e pagarono la loro fedeltà offrendo 350 martiri, monaci di San Marone, nel 517 (Celebriamo quest’anno il 1500 esimo anniversario con l’annuncio dell’anno giubilare dei martiri). Altri sono venuti installarsi sulle alte montagne del Libano dove hanno evangelizzato la popolazione di religione fenicia e hanno fondato dei monasteri e chiese radunando “I Figli di Maroun” o “Il Popolo di Maroun”.
La seconda fondazione, ecclesiale, risale a San Giovanni Maroun (630-707), Superiore del monastero di San Maroun e vescovo di Batroun che riusci a fondare verso la fine del VII° secolo la Chiesa patriarcale maronita nel seno del Patriarcato di Antiochia, organizzandola in un’autonomia nel Monte Libano nel seno dell’Impero arabo-musulmano in piena espansione nei tempi degli Omeyyadi.
I figli di Maroun e di giovanni Maroun adottarono gli elementi della spiritualità eremitica di San Maroun e dei suoi discepoli vivendo sulle alte montagne o nelle valli subendo le persecuzioni (soprattutto ai tempi dei Mamelukki 1291-1514 e degli Ottomani 1514-1914) e conservando la loro fede, la loro libertà, la loro cultura, la loro venerazione per la persona del Patriarca – solo capo, guida e padre della comunità – il loro attaccamento alla terra e la loro apertura al mondo orientale come al mondo occidentale. Essi riuscirono a fare del Monte Libano un’ oasi di libertà dove hanno accolto i popoli perseguitati, cristiani e musulmani, con chi hanno vissuto nel rispetto mutuo.
La terza fondazione, nazionale, ha cominciato con i Maroniti che riuscirono, insieme con i loro fratelli cristiani, druzi e musulmani, a gettare le fondamenta dell’identità libansese a partire del XVI° secolo e fino al secolo diciannovesimo ai tempi degli Emirati druzi, i Maan, e sunniti i Chehab diventati maroniti, nel seno dell’Impero ottomano che governo per quattrocento anni Oriente e Occidente.
I Maroniti sono stati i pionieri dell’Orientalismo in Occidente e della Rinascita culturale in Oriente grazie ai fa mosi alunni del collegio Maronita di Roma (1584-1798) e del Collegio di Ayn Warqa nel Monte Libano (fondato nel 1789) sotto la guida dei loro Patriarchi, soprattutto Stefano Douayhi (1670-1704) e sotto l’impulso della riforma raccomadata dal Sinodo Libanese (1736) che ebbe per dovere di applicare il concilio di Trento (1545-1563).
All’inizio del vintesimo secolo, e sotto la guida del Patriarca Elia Hoyek, i Maroniti riuscirono a rilevare la sfida nel Medio Oriente, cioè quella di fondare, assieme ai loro fratelli cristiani e musulmani, “Lo Stato del Grande Libano” nel 1920, diventato stato libanese indipendente nel 1943, nel quale i Libansesi, appartenenti a diciasette comunità diverse, vissero nella libertà, la democrazia e il rispetto delle loro diversità religiose, culturali, etniche e politiche. Un Libano chiamato dal Santo papa Giovanni Paolo II nel 1991 “Paese Messaggio” e dal Papa Benedetto XVI° “Paese modello” nel 2012.
Dopo aver rilevato le tre fasi della fondazione, cito le tre tape importanti che hanno portato i Maroniti e la loro Chiesa all’avanguardia della rinascita in Oriente e dell’apertura all’Occiedente, cioè : il Collegio Maronita de Roma (1584-1798), il Sinodo Libansese (1736) e il Sinodo Patriarcale Maronita (2003-2006).
1)Il Collegio Maronita, fondato dal Papa Gregorio XIII° a Roma nel 1584 per dare ai Maroniti l’occasione di aprirsi all’Occidente e all’epoca della Contro-Riforma cattolica dopo il Concilio di Trento e alla Rinascita culturale, fu il centro di formazione dell’Intelligentsia maronita e dei capi della Chiesa maronita.
Cito l’esempio dei tre famosi professori al Collegio Regale (Collège Royal de Paris) nel XVII° secolo e autori della famosa Bibbia Poliglotta di Parigi : Gabriele Sionita, Johannes Hesronita e Abraham Eccellensis.
Ma anche tanti Patriarchi, e soprattutto il Patriarca Stefano Douayhi (1670-1704), il riformatore e lo storico della chiesa maronita che fu l’incitatore della Riforma della vita monastica con la fondazione delle Congregazioni maronite (1595) e il precursore del Sinodo del Monte Libnao (1736).
2)Il Sinodo libanese (1736).
Opera soprattutto di Monsignore (poi vescovo) Giuseppe Assemani, il Prefetto della Biblioteca Vaticana, inviato dal Papa Clemente XII° e incaricato di presiedere la tenuta del Sinodo Libanese. Questo Sinodo ebbe per obiettivo principale di applicare la riforma del Concilio Tridentino (1545-1563) nella Chiesa maronita e riusci a riorganizzare questa chiesa ordinando la ripartizione delle diocesi e l’apertura delle scuole nei monasteri e accanto alle chiese catedrali instaurando la scolarizzazione obbligatoria e gratuita (cento anni prima della Francia) !
Una delle famose scuole fu quella di Ayn Warqa fondata nel 1789, e chiamata “la madre delle scuole in Oriente”, che diede un impulso particolare alla Rinascita araba nel XIX° secolo, con degli illustri alunni, tali: i vescovi Abdallah e Boutros Bustani, Youssef Debs (autore della storia dei Maroniti in dieci volumi in arabo), il patriarca Boulos Massaad, les Bustani, Fares Chidiac, ...
3) Il Sinodo Patriarcale Maronita (2003-2006)
Voluto all’inizio come Sinodo Libanese Secondo; ma il Codice canonico delle Chiese Orientali pubblicato nel 1991 e la realtà dei Maroniti all’inizio del XXI° secolo hanno cambiato la denominazione in Sinodo Patriarcale Maronita.
Convocato e presieduto dal Patriarca Nasrallah Sfeir, dopo 18 anni di preparazione.
Fu, come il Sinodo Libanese, l’iniziatore di una nuova rinascita nel XXI° secolo della Chiesa maronita presente oramai nei cinque cintinenti. Pubblicato in arabo, in francese e in inglese, in vintitre testi e 900 pagine.
Siamo ora in fase di applicazione con il patriarca Bechara Raï, che fu uno dei membri della Commissione preparatoria (1987-2003), della Commissione Centrale durante la tenuta del Sinodo (2003-2006) e della Commissione post-sinodale incaricata dell’applicazione; e sono io il segretario di queste commissioni.
البطريرك الراعي يستقبل وفد كهنة ابرشية ميلانو - بكركي الأربعاء ٢٢ آذار ٢٠١٧ استقبل غبطة البطريرك الكردينال مار بشارة بطرس الراعي قبل ظهر اليوم الاربعاء 22 اذار 2017، في الصرح البطريركي في بكركي وفد كهنة ابرشية ميلانو المؤلف من 126 كاهنا نالوا السيامة الاسقفية منذ 10 سنوات وما دون، يرافقهم النائب العام المطران ماريو دلبيني، النائب الاسقفي المطران فرانكو انييزي، عدد من النواب الاسقفيين وكاهن الرعية المارونية الخوري اسعد سعد، وذلك في اطار زيارة الحج التي يقوم بها الوفد الى لبنان بهدف "التعرف على الكنيسة المارونية وعلى النموذج اللبناني في اعتماد الحوار وتطبيق صيغة العيش الواحد بين مختلف الاديان والطوائف، الامر الذي يجعل من لبنان وطنًا للرسالة ونموذجا مميزًا في تعايش الحضارات والثقافات." عبّر رئيس الوفد المطران دلبيني عن "سعادة الاباء بلقاء البطريرك الراعي،" ناقلا "محبة وتحيات رئيس اساقفة ميلانو الكردينال انجيلو سكولا"، الذي تعذر عليه مرافقة الوفد الى لبنان، لإهتمامه بتنظيم زيارة قداسة البابا فرنسيس الى ميلانو في عيد البشارة يوم السبت المقبل. ولفت دلبيني الى ان"هناك وحدة وتضامن وشراكة بين ابرشية ميلانو والكنيسة المارونية التي اصبح لها رعية في الابرشية." استهل اللقاء الذي عقد في مسرح الصرح البطريركي بحضور السفير البابوي المطران غابرييلي كاتشا، المطران منير خيرالله راعي ابرشية البترون، المعاون البطريركي المطران جوزيف نفاع، واساتذة من جامعة الروح القدس الكسليك، بكلمة للبطريرك الراعي تمحورت حول "دور الكنيسة المارونية في الحياة السياسية والإجتماعية والإقتصادية في لبنان"، مشيرا الى "محيط لبنان الجغرافي من خلال خريطة كبيرة تظهر لبنان كبلد متنوع للأديان والحضارات وسط عالم واسع من الدول الإسلامية التي تعتمد انظمتها السياسية والتشريعية على الدين الاسلامي." ولفت غبطته الى ان "لبنان في موقعه الجغرافي على البحر الأبيض المتوسط يعتبر بوابة الشرق الى العالم الغربي وهو الممر الطبيعي والإلزامي لتبادل الحضارات بين الشرق والغرب ان من خلال موقعه او من خلال تركيبته المتميزة. كما انه بلد ديمقراطي تعهد ابنائه منذ اتفاق 1943 على العيش المشترك والإحترام المتبادل فيما بينهم، وهكذا فصل السياسة عن الدين ونص نظامه العام وتشريعه على احترام نظام وتشريع كل طائفة فكان نظام الاحوال الشخصية." وشدد غبطته على "اهمية هذا النظام المتوازن بين انظمة الدول التوتاليتارية والنظام الغربي الحالي المتفلت. كما اشار مستعينا بخريطة لبنان الى قرى وبلدات انتشار المسيحيين في لبنان وتوزيع الأبرشيات المارونية على كامل مساحة الوطن، موضحا عملية انتشار المدارس والجامعات منذ القرن الخامس عشر مع الإرساليات الأجنبية "كمنطلق لهم الى العالم العربي الإسلامي." ولفت غبطته الى "الطموح اللبناني ونجاحات اللبنانيين في كل دول العالم،" معتبرا ان "هذه النجاحات مستمدة من طبيعة لبنان. فالبحر الممتد امامهم دفعهم الى الإنفتاح على العالم، والساحل الضيق مع الصعود المتنامي للجبال كان له الدور في تطلعهم دائما نحو العلى مزودين بالطموح المتنامي". وحذر غبطته من " خطر اضمحلال دور لبنان، هذا البلد الصغير بمساحته والغني بأبنائه لسببين: اولا الحرب السورية والكم الكبير من النازحين السوريين الذين اتوا الى لبنان وباتوا يشكلون مع اللاجئين الفلسطينيين نصف عدد سكانه وهم بالتالي يزاحمون اللبنانيين على لقمة العيش ويشكلون عبئا على الإقتصاد اللبناني، الأمر الذي يدفع بالكثير من اللبنانيين ولا سيما المسيحيين الى الهجرة." وتابع غبطته:" اما السبب الثاني فهو الخلل الديموغرافي الناتج عن عدم توازن العدد بين المسلمين والمسيحيين." وختم الكردينال الراعي داعيا "المجتمع الغربي الى لعب دوره في دعم لبنان لكي يبقى خميرة وحاجة للغرب والشرق." ثم كانت مداخلة للراهب اللبناني الأب شربل مكرزل تحدث فيها عن "دور الكنيسة المارونية في نشر وتطوير اللغة العربية". وعرض "للدور الذي لعبته الكنيسة بعد الفتح الإسلامي ان لناحية الترجمة او الشعر او النثر او تأليف الكتب وترجمة الكتاب المقدس والكتب الطقسية والمخطوطات وغيرها من مؤلفات لآباء الكنيسة، ودورها في تأسيس المدارس والجامعات ما ساهم في نشر هذه الثقافة حول العالم." ثم كانت كلمة لراعي ابرشية البترون المارونية المطران منير خيرالله عن "تاريخ ونشأة الكنيسة" عرض فيها للمراحل التي مرت بها الكنيسة المارونية من مار مارون ورهبانه مرورا بالبطريرك يوحنا مارون والكنيسة البطريركية كمؤسسة وصولا الى الكنيسة المارونية الحديثة. وختم خيرالله مشيرا الى "اختبار الكنيسة المحلية مع محيطها الإسلامي في المحبة والإنفتاح والتسامح الذين يشكلون روح الكنيسة،" مستندا في عرضه الى شهادات حية. بعدها تم عرض كلمة مصورة وجهها الكردينال انجيلو سكولا للمشاركين، على شاشة عملاقة، جاء فيها:" لقد نشأت فكرة تنظيم هذا الحج بعد الدعوة التي وجهها اليّ كل من البطريرك الراعي والبطريرك لويس ساكو لزيارة لبنان والعراق، اضافة الى رغبتي مشاركتكم هذا الإختبار المميز، اختبار كنائس الشرق في تنوعها وملاقاتها في محيطها كأقليات والتحديات التي تواجهها." ووجدت ان هناك ثلاثة خطوط عريضة يطرحها هذا الإختبار : 1-عيش الإنتماء المسيحي في محيط مختلف عنه. 2-الوعي لخير التقاليد واهميتها من دون التقوقع على غرار الغرب الذي يرى في التقوقع والإنغلاق وسيلة للمحافظة على التقاليد، وانما بالحوار مع مختلف الطوائف المسيحية والإسلامية. كثيرة هي الوجوه المسيحية من قديسين ورهبان وكهنة ومطارنة وبطاركة تميزت بالحوار والإنفتاح دون فقدان الهوية والتقاليد واشتراكهم بالإيمان بالله الواحد وهذا ما تميز به رجالات الكنيسة المارونية وبطاركتها واخص بالذكر القديس شربل الذي انا من المتعبدين له واسالكم الصلاة لي عند زيارة ضريحه. 3-ميزة الخروج من النرجسية والإنفتاح على الآخر ومفاجئته: المسيحيين الشرقيين يعيشون في محيط جيوسياسي معقد. للوهلة الاولى غير محتمل ان كان من خلال اضطهاد الأقليات او النزاعات العسكرية المسلحة ما خلق موجات هائلة من النزوح باتجاه اوروبا التي تتميز بنرجسية مطلقة ادانها قداسة البابا في حين ان المسيحيين الشرقيين كانوا السباقين في احتضانهم. الكنائس الشرقية التي نزورها هي مثال لنا على مثال كنيسة الرسل في الإنفتاح على الآخر الذي نتشارك معه نفس المصير. شهادة الدم لإخوتنا المسيحيين في الشرق التي هي شراكة لسر فداء المسيح على الصليب وطريق للقيامة من خلال شهادتهم نحصل على تأكيد صحة وانتصار ايماننا المسيحي وانتصار الصليب والقيامة." وختم سكولا" اتمنى ان يكون حجكم الى لبنان غذاء لرسالتكم الكهنوتية وتجديدا لمسيرتكم في رعاياكم مسيرة حب وانفتاح على الاخر بتغذية من روحانية الكنيسة الشرقية. وبعد ظهر اليوم قام غبطة البطريرك الراعي يرافقه النائب البطريركي العام المطران حنا علوان بزيارة الى الحبيس المطران شربل مرعي في محبسة دير طاميش حيث كان في استقباله الى جانب المطران مرعي رئيس الدير الاب مارون عوده ولفيف من الرهبان.